
Per il Cittanova, una stagione guidata sapientemente da Peppe Crucitti che si è conclusa con la conquista della salvezza, raggiunta con alcune giornate di anticipo. Tuttavia, la società giallorossa si trova ora ad affrontare alcune difficoltà in vista del nuovo campionato. A tal proposito, abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva il direttore generale Enzo Condomitti.
Direttore come ha vissuto questa stagione dopo avere portato il Cittanova Calcio al mantenimento della categoria?
“Mi sono sempre impegnato al massimo per la causa. Certamente, questa non è stata una stagione facile, perché lo scorso luglio tutti avevano abbandonato la società e si rischiava seriamente di non poter continuare. Ho cercato di rimettere insieme i pezzi per ripartire, nonostante le difficoltà che già conoscevamo. Su queste difficoltà, sono rimasto un po’ deluso da chi aveva promesso e poi non ha mantenuto, il che ci ha messo ancora più in difficoltà. Tuttavia, il nostro obiettivo sportivo era quello di ripartire, valorizzare i giovani e raggiungere il prima possibile la salvezza, e credo che sia stato così. Ho visto tanti giovani di talento, uno staff serio e competente, e un bel gruppo di giocatori”.
Quali sono le principali sfide che sta affrontando in questo momento in vista del futuro?
“Le sfide sono molteplici. In effetti, ho già spiegato tutta la situazione al sindaco, e molto probabilmente la squadra ripartirà proprio dal Comune, perché attualmente non ci sono i presupposti minimi per portare avanti un progetto sportivo. È un peccato, perché, confesso, con pochi innesti questa squadra avrebbe potuto fare bene anche nei campionati successivi. Tuttavia, tante vicissitudini passate hanno lasciato delle conseguenze anche quest’anno. Con tutto l’impegno che si può mettere, nel calcio di oggi da soli non si può andare da nessuna parte, né a livello economico né in termini di impegno, soprattutto quando si gestisce anche un’azienda”.
Quali strategie sta considerando per attrarre nuovi sponsor e rafforzare il sostegno economico della società?
“Come ogni anno, ho cercato di trovare nuovi sponsor e sono riuscito a farlo, quindi devo ringraziare chi ci ha dato una mano in questo. Tuttavia, purtroppo, non basta solo questo per crescere: servono molte altre componenti. Ci stiamo comunque impegnando e muovendo per ottenere nuovi ingressi in società, anche se in questo momento gli stimoli verso questa maglia sono un po’ diminuiti, quindi la vedo un po’ difficile”.
C'è un messaggio che vorrebbe rivolgere ai tifosi e alla comunità di Cittanova in questo momento difficile?
"Sinceramente, gli sponsor e i tifosi che ci sono e che ci tengono sono pochi. Hanno contribuito, e non possiamo certo dire di no, ma onestamente non percepisco un attaccamento alla maglia e una passione come invece hanno dimostrato i paesi limitrofi. Anche se non hanno la stessa storia o categoria importante come la nostra, hanno invaso in massa gli stadi per tifare la propria squadra, e questo, sinceramente, è un po’ deludente.
Detto ciò, al di là di questi aiuti, anche se piccoli, è difficile affrontare una stagione senza aiuti più sostanziosi per portare avanti un progetto sportivo. Oggi le spese sono davvero tante, e tenersi a galla non è facile, soprattutto considerando le dinamiche complicate che abbiamo affrontato l’anno scorso, che hanno inciso non solo su quella stagione ma anche su quelle successive.
Un messaggio che vorrei rivolgere ai tifosi e a tutta la gente che tiene a questa maglia è di fare quadrato e di cercare tutti insieme la soluzione migliore per il bene di questa squadra".
C’è il rischio che il calcio a Cittanova possa chiudere i battenti?
“Mi auguro di no, indipendentemente dal mio contributo o meno, e desidero una pronta ripartenza verso i campionati che competono a questa squadra. Tuttavia, per riuscirci, è davvero fondamentale l’aiuto di tutti. A Cittanova abbiamo imprenditori importanti e sono convinto che, con un piccolo sforzo da parte di ciascuno, senza pesare troppo sui propri pensieri personali e facendo affidamento sul buon senso, Cittanova può tornare a fare calcio alla grande. Purtroppo, ora non dipende solo da me o dagli altri soci rimasti, ma da tutti i cittadini di Cittanova”.
In conclusione, il futuro del Cittanova Calcio sembra dipendere da un impegno collettivo e dalla volontà di tutta la comunità di sostenere questa realtà. È fondamentale che tutti, dai tifosi agli imprenditori, passando per le istituzioni, facciano quadrato e lavorino insieme per il bene di questa squadra e della città. Solo con l’unione e il sostegno di tutti si potrà guardare al futuro con ottimismo e determinazione.